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STUDENTI
Sara Cegna

DOCENTI
Giulia Scalera

Con l’obiettivo di ristabilire un contatto con l’io e l’intorno in un mondo iperconnesso, il progetto Genersive, ibridando l’arte generativa alle prassi dell’immersive design, si dispiega in uno spazio interattivo nel quale l’utente può relazionarsi con esclusivi paesaggi visivi generati dalle emozioni e dai suoi stati d’animo.
Attraverso l’image and sound tracking la capsula Genersive produce un habitat propizio all’osservazione del sé e delle proprie energie, guidando l’utente in un percorso riflessivo volto a sensibilizzare le persone verso la definizione di un nuovo umanesimo, in equilibrio con il prossimo e con l’ambiente.
Grazie a un sistema di telecamere e percettori dell’umore, nella capsula avviene una transocodifica delle emozioni dell’utente in una sequenza di algoritmi che, a loro volta, creano un paesaggio visivo volto a illustrare lo stato d’animo per modificarlo, migliorarlo e riequilibrarlo.
Genersive, come direbbe Giuliana Bruno ne Le geografie emozionali, sposta l’attenzione sulla soggettività dell’esperienza dello spazio allo scopo sociale di contrastare fenomeni e dipendenze da iperconnessione, tendenza registrata in particolare tra i giovani che soffrono sempre di più di sleep texting, vamping, nomofobia.
L’installazione, di carattere mobile, è pensata per essere esposta in luoghi pubblici e privati. Il progetto si propone di guidare le persone in un cammino verso l’esplorazione dell’impatto che abbiamo nel mondo, analizzandone l’impronta emotiva.