Tesi

ISIA Faenza

Melior de cinere surgo

STUDENTI
Eugenio Lo Turco

DOCENTI
Annalisa Natali Murri

Premio Nazionale delle Arti 2023

Motivazione della giuria

La Giuria ha apprezzato il carattere sperimentale della ricerca, orientata a trasformare un problema, ossia lo smaltimento delle ceneri conseguenti ad eruzioni vulcaniche, in una opportunità: è un progetto in linea con la scelta ecologica di privilegiare la rigenerazione e il riutilizzo di materiali.
La Giuria ha inoltre ritenuto interessante la scelta di sviluppare la ricerca fino alla progettazione e alla realizzazione del prototipo di un braciere, che ripropone un oggetto della tradizione locale, la conca.

Geopolimero bicomponente a base di cenere dell’Etna

Questo progetto nasce dalla necessità di trovare nuove metodologie di riutilizzo dei depositi piroclastici vulcanici, nello specifico cenere generata dalle eruzioni dell’Etna, nello spazio pubblico.
Lo studio ha rivelato come la tecnologia del geopolimero, con la cenere del Vulcano Etna come suo principale componente, abbia un grande potenziale sia in termini di smaltimento della cenere, che crea seri disagi alla popolazione limitrofa al Vulcano, sia per le ottime proprietà intrinseche del materiale.
Dopo una ricerca storico-culturale sull’origine del vulcano Etna, con i suoi miti, le sue leggende e le sue modalità di espulsione della cenere, si vuole trasformare il problema in opportunità.
Dopo aver testato dei campioni delle eruzioni si passa alla fase di progettazione, dove vengono ipotizzati diversi utilizzi.
Attraverso la sperimentazione laboratoriale si è giunti alla formulazione di un geopolimero prodotto dall’attivazione chimica delle ceneri vulcaniche e all’individuazione di possibili strategie per la valorizzazione di tale materiale.
La sperimentazione si conclude con la realizzazione di un prototipo che espone al meglio le proprietà del geopolimero bicomponente a base di cenere dell’Etna.
Nello specifico, grazie all’ottima resistenza al calore del materiale, il prototipo ha assunto la forma di un braciere.

Si ringrazia il CNR-ISSMC per la collaborazione con ISIA.